
Oltre al Presidente di CONI Servizi eFIG, Franco Chimenti, erano presenti i vicepresidenti Antonio Bozzi e Paolo Casati, il Segretario Generale Stefano Manca, Lavinia Biagiotti, vicepresidente del Marco Simone Golf & Country Club, percorso ufficiale della Ryder Cup 2022, e Paolo D’Alessio, Commissario straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo. In platea, i consiglieri federali, irappresentanti sul territorio, ipresidenti dei circoli, i giocatoriprofessionisti e dilettanti.
Da mattatore quale è il Presidente Chimenti ha intrattenuto i numerosi uditori con una serie di racconti di aneddoti che hanno portato alla vittoria della candidatura italiana: “In questo lungo percorso ha avuto il supporto di una Federazione straordinaria, di un Consiglio Federale altrettanto straordinario, di Lavinia Biagiotti e di tanti validissimi compagni in questa avventura che non dimenticherò mai. In particolare è stato determinante l’appoggio del presidente del CONI Giovanni Malagò. L’idea è nata in occasione di un Open Championship di due anni addietro, quando l’allora CEO dell’European Tour George O’Grady mi sollecitò a proporre quale sede l’Italia. Così, insieme ai miei collaboratori, ho iniziato a lavorarci e ho reso pubblica l’idea in occasione della premiazione al Circolo Golf Torino dell’Open d’Italia 2014. Già da allora pensavo a Roma, perché ha una ricezione alberghiera enorme, adatta a tale evento e un fatto di primaria importanza, da unire al suo fascino, alle sue bellezze archeologiche, al suo clima magico, che sono stati dei punti sui quali abbiamo posto fortemente l’accento. Abbiamo preparato la nostra proposta avvalendoci di consulenti di prim’ordine curando tutto nei minimi dettagli sin dalla veste grafica con cui abbiamo presentato il nostro bid. Abbiamo convolto il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e ben otto ministri, tutti firmatari del documento insieme a noi. Mai il golf aveva avuto tanta attenzione da parte delle istituzioni. Poi sono iniziate le visite ispettive e siamo stati impeccabili nell’accoglienza. A pochi giorni dall’assegnazione ho fatto quella che ritengo la mossa decisiva offrendo a Keith Pelley, l’attuale CEO dello European Tour, una serie di Open nazionali con un montepremi di sette milioni di euro. Con l’appoggio del CONI e con l’intervento dell’Istituto per il Credito Sportivo, abbiamo dato le necessarie garanzie. Ed è stato il successo”.
Il presidente ha poi sottolineato come la Ryder Cup possa essere una grande viatico per lo sviluppo del golf nella penisola. “E’ una grande opportunità da interpretare e sfruttare al meglio L’Italia è diventata una star mondiale del golf e ora abbiamo un Open d’Italia che, con il suo montepremi che dal 2017 sarà di sette milioni di euro, si allinea ai più grandi eventi internazionali.”
Infine Chimenti si è rivolto all’Assemblea: “Ora occorre fare una politica, con l’aiuto di voi che siete in sala e appoggiata dalla Federazione, che possa determinare un cambiamento definitivo. Abbiamo commissionato uno studio, elaborato da strutture qualificate e assolutamente attendibili, secondo il quale la Ryder Cup produrrà un importante numero di tesserati, insieme a un notevole incremento del turismo. Al contrario di quanto ha fatto la Francia, quando ha avuto la Ryder Cup 2018, non sarà apportato alcun aumento al costo della tessera federale”.
Uno degli interventi più interessanti è stato quello di Lavinia Biagiotti, che dimostrato grande lungimiranza imprenditoriale ed è sembrata già proiettata nel futuro: “Sono emozionata e commossa. Ho imparato dalla mia famiglia a lavorare con umiltà e determinazione e a fare grandi passi, perché con i piccoli non si va da nessuna parte e siamo arrivati a questo risultato eclatante. Gli inglesi dicono che per fare un grande circolo occorrono un terreno ampio e 50 anni. Il nostro, quando ospiterà la Ryder Cup, ne compirà 30”. Lavinia Biagiotti ha presentato una serie di 10 idee per il futuro del golf, che deve essere “uno sport di e per tutti”.
Da ultimo si è parlato di uno dei primi passi promozionali per avvicinare un numero sempre maggiore di praticanti. L’idea della Federazione, in collaborazione con la PGAI, è di mettere a disposizione dei neofiti un pacchetto che consenta l’ingresso ai campi con lezioni di maestri qualificati a una cifra di 99 euro per 3 mesi. Successivamente verranno operate compagne promozionali su giornali e tv che dovranno cercare di raggiungere il cuore di tutti i golfisti, siano essi esperti, semplici appassionati o principianti.