
Alla fine ci sono le facce scure e l’arrabbiatura momentanea, ma dopo qualche minuto, grazie all’affetto dei tanti, tantissimi tifosi giunti dall’Emilia, di amici e genitori, la delusione viene assorbita.
È stata una grande emozione ed esperienza per entrambi e non sono andati poi così lontani dallo staccare il biglietto per giocare nel week-end.
Partenze invertite rispetto al giovedì, il primo ad andare sul tee (della 10 in questo caso) è statoLuca Cianchetti: botta di adrenalina e ferro lungo al green; approccio, dopo aver droppato perché la palla è sotto la torre della televisione, e 2 putt e si va sul tee della 11 con un bogey. La strada è ancora lunga e il tentativo di rimonta comincia subito. Birdie alla 11 con un putt di almeno 3 metri, dopo un bell’approccio dal rough. Comincia a quel punto una lunga serie di par, che dimostra solidità, anche se un qualche errore strategico preclude di poter tornare a girare in par (siamo sempre al +1 del primo giorno): come al par 5 della 14, dove non c’è la visuale per il secondo colpo green. Le seconde 9 (dalla 1) cominciano con uno spettacolare eagle che vale il -1 sul totale. Ma la reazione non si completa. Come nella giornata di giovedì, al par 3 della 3, c’è l’episodio che manda fuori giri e purtroppo le ultime buche portano a un totale di 75 (+4) e costano l’eliminazione.
La giornata di Jacopo Vecchi Fossa non è dissimile, ma se si può, è ancora più marcato l’up&down. Pronti via: nell’ultimo flight del pomeriggio dalla 1: birdie 1, con uscita e putt dal bunker, dopo un drive nel rough; birdie 2, con secondo colpo dal rough e imbucata dal collar; birdie 4, ancora con secondo colpo dal rough e palla quasi data e birdie 6. A -7 sul tee della 7 si comincia a sognare. E invece proprio lì cominciano le difficoltà: bogey 7 (approccio e 2 putt dal rough a sinistra del green); doppio bogey 8, con un primo colpo che si ferma sotto una pianta a sinistra del fairway e costringe Jacopo a dover tornare all’indietro per darsi un colpo al green. La sequenza che mette definitivamente fuori gioco il giovane azzurro arriva a 12, 13 e 15 (tre bogey, con in mezzo un par al par 5 della 14) e toglie ogni speranza. Jacopo ha comunque chiuso i due giorni di Open con 143 colpi (-1).
Ora c’è tanta delusione, ma questa esperienza, tra qualche anno, per non dire mese, ma anche solo qualche giorno, sarà comunque un punto di partenza da ricordare e utilizzare per aumentare il bagaglio personale.