
Ospite, di una chat in diretta, alla quale hanno preso parte quasi un centinaio di ragazzi della nostra attività giovanile, è stato Francesco Laporta, uno dei professionisti di punta del nostro golf. Il trentenne pugliese, che ha chiuso il 2019 con l’affermazione sul Challenge Tour e aveva iniziato il 2020 con ottime prestazioni (anche nella Rolex Series di Abu Dhabi), è stato al centro di un fuoco incrociato di domande che hanno sviscerato ogni piccolo meandro dell’attività golfistica. L’intervista, che è stata realizzata da Alain Vergari, ha avuto un palcoscenico particolare: tutti stretti in un unico monitor, in tanti piccoli riquadri, hanno trovato spazio lo staff dei maestri dell'Emilia Romagna, tutti gli atleti di categoria Brevetti e Brevetti Giovanili della nostra regione, tutti i componenti dei Club dei Giovani dei Circoli dell'Emilia Romagna, ma anche il Presidente regionale Stefano Frigeri, il responsabile dell’attività giovanile nazionale Matteo Delpodio e lo storico allenatore di Francesco, Pietro Cosenza. Ne è scaturita una piacevole e brillante conversazione nel corso della quale Francesco Laporta ci ha raccontato mille aneddoti e dato mille consigli, a iniziare da quello fondamentale grazie al quale è riuscito a raggiungere l’obiettivo di essere protagonista sul tour: “Serve sempre dare grande peso al lavoro e avere pazienza per darsi il tempo di crescere e maturare: con questo sistema un giorno i risultati arriveranno”. Tra le particolarità del racconto di Laporta anche la confessione di “aver avuto tanti momenti di sconforto durante la carriera. Ma ho imparato – ha detto – a superarli meglio negli ultimi due anni da quando mi sono affidato a un mental-coach. I momenti di sconforto ti aiutano a crescere”.
Secondo Lapo “non c'è un vero metodo per allentare la pressione; l'importante è avere delle routineben precise e seguire quelle. Questo metodo ti aiuta a concentrarti solo su quello che è importante e affrontare i momenti di pressione” e poi, in chiusura, un consiglio molto prezioso, che trae spunto dal suo metodo di allenamento: “Mi piace molto allenarmi stando in campo. Non amo stare tanto in campo pratica, preferisco lavorare sulle situazioni che possono presentarsi in campo. Un esempio? Giocare 18 buche con tre palle da ogni tee e su ogni colpo e quando si arriva sul colpo successivo giocare sempre dal punto in cui si trova la peggiore delle tre: è un grandissimo esercizio che aiuta a trovare soluzioni”.
Riguarda tutta l’intervista sulla nostra pagina facebook: https://www.facebook.com/federgolfemiliaromagna.it/videos/273060747063995/
Considerato il grande successo che ha ottenuto questo primo appuntamento, eccovene subito un altro. Domenica 3 maggio, alle 17.00, infatti, ospite del Comitato e di Alain Vergari, ci sarà un altro grande campione dello European Tour. Si tratta di Renato Paratore che, collegato dalla sua attuale residenza a Dubai, ci spiegherà come ha affrontato questo momento difficile, che lo ha costretto, pochi giorni dopo aver scelto di andare a vivere (insieme all’altro grande golfista azzurro, Guido Migliozzi) proprio negli Emirati Arabi, a una quarantena da appartamento. Ma da Renato cercheremo anche di rubare gli stessi segreti che siamo riusciti a carpire a Francesco Laporta. L’occasione è di quelle da non farsi scappare, perché l’esuberanza di Paratore potrà certamente regalarci dei momenti molto preziosi da mettere nel nostro personale scrigno dei segreti golfistici. Ma la nostra attività non si ferma qui, perché nella giornata di mercoledì 6 maggio sarà anche la volta di Matteo Manassero.