
Anche quest’anno, dunque, ilComitato Regionale Emilia Romagna ha organizzato, sulle colline tra Reggio Emilia e Modena, presso il Golf Club San Valentino, un camp estivo che ha riscosso grande successo, suscitando enorme entusiasmo tra tutti i partecipanti, giovani (atleti), o meno (dirigenti e accompagnatori) che fossero.
Una delle sfide principali è stata quella contro il caldo, ma le temperature tropicali non hanno demoralizzato i 22 i ragazzi presenti che, sin da martedì mattina, hanno “lavorato” con grande passione, trovando il modo di divertirsi e migliorare, in una cinque giorni di golf che rimarrà certamente impressa nelle loro menti. Il responsabile regionale della attività giovanile regionale,Ettore Ghinelli, ha ufficialmente aperto il corso, come da programma, martedì mattina. Da quel momento, una spettacolare sinergia, che si è formata tra tutti, ha portato sul campo del percorso collinare una ventata di felicità e spensieratezza, nonostante il programma previsto dallo staff tecnico, composto dai Maestri Federali Alain Vergari, Luca Martufi e Anna Nistri, ai quali si sono aggiunti Claudio Ferrari e il coach regionale Federico Bisazza, fosse particolarmente intenso. Ad accompagnare il gruppo i consiglieri regionali Vittorio Andrea Vaccaro e Michela Gazziero. Anche tre, tra le ragazze più promettenti e “più adulte” dell’attività giovanile regionale (Greta Bacchiavini, Alice Cavalli, Maria Vittoria Chiaffi) si sono messe a disposizione per rendere ancora migliore la permanenza dei ragazzi.
Il programma di lavoro, al quale hanno partecipato anche il Maestro Cosimo Baroni e Cristiano Cambi (che si occupa della parte fisica per il Comitato), ha toccato tutti i punti e le particolarità del gioco del golf, dalla pratica, alla sfida sul percorso, dal gioco lungo, alla sensibilità degli approcci, regolamento e strategie di gioco. Naturalmente non sono mancati momenti ludici come il tanto agognato tuffo in piscina a fine giornata. La ripetitività del gesto, con attività che ogni giorno, sotto forme diverse, non è comunque stata affrontata con modalità noiose, è stata il focus del lavoro che i ragazzi hanno effettuato. In questa fase, quella della giovane età, in cui l’apprendimento è certamente più facile da stimolare, è fondamentale effettuare tutto il lavoro in maniera divertente e, alla fine della cinque giorni, la soddisfazione espressa da tutti i partecipanti, fa capire quanto la strada intrapresa sia quella giusta… per creare i campioni del futuro.
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