La settantasettesima edizione della gara più longeva della Federazione Italiana Golfrappresenta il primo appuntamento ufficiale per il golf italiano nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 e vedrà in campo i principali esponenti del panorama nazionale. Spettacolo assicurato (ingresso gratuito) sia in campo sia fuori dalle corde: il circolo bolognese ha infatti previsto un ricco programma di eventi per tutti i giorni di gara, sia per appassionati, sia per non golfisti.
La competizione si articolerà sulla distanza di 72 buche. Dopo i primi due giri continueranno il torneo i primi 40 classificati e i pari merito. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di7.250 euro. Saranno 120 i partecipanti (103 professionisti). Molti i pro di esperienza internazionale come Marco Crespi, Alessandro Tadini, Matteo Manassero, Matteo Delpodio,Lorenzo Gagli e Nino Bertasio. Grande attesa per vedere in azione Matteo Manassero, 23enne con ben 4 vittorie nell’European Tour, tra cui il prestigioso BMW PGA Championship del 2013. Fra i partecipanti, forse non pretendenti al titolo, ma certamente pronti a sorprendere, anche in nostri giovani, Luca Cianchetti, che ha già dato prova di potersi imporre in una gara professionistica (Abruzzo Open 2015, Alps Tour) e che la settimana scorsa si è imposto nella prestigiosa Coppa d’Oro Città di Roma, Jacopo Vecchi Fossa (recente vincitore del Pals Winter Camp in Spagna),Giacomo Fortini del Cus Ferrara e i rappresentanti del Modena Golf & Country Club,Francesco Donaggio, Riccardo Bregoli e Riccardo Alberti.
«Anche questa – dice il Presidente Frigeri - è un’altra grande soddisfazione per tutto il Comitato Regionale e per il lavoro fatto dal coach Federico Bisazza che ci sta dando risultati di altissimo prestigio. Con Bisazza stiamo progettando anche per il futuro, come avete già potuto leggere in questo articolo la nostra attività giovanile è in grande fermento e credo che vedere che ben 6 dei nostri dilettanti siano lì, a giocarsela con i grandi campioni pro del golf italiano, sia già esemplificativo di quanto sia stato fatto. Ma tanto c’è ancora da fare ed è per questo che mi piacerebbe vedere tutti quei ragazzini di 12, 13, 14 anni che stanno cominciando proprio ora tra il pubblico del Campionato Nazionale Open. Potrebbero certamente prendere coloro che li hanno preceduti da esempio, per migliorare sempre di più».