Per il secondo anno consecutivo il Modena Golf & Country Club chiude la stagione del terzo circuito europeo e l'atleta di Biella, allenato da Vergari, mette tutti in fila
Con il sesto posto ottenuto in classifica al recente Alps Gran Final Emilia-Romagna al Modena Golf & Country Club il biellese Gregorio De Leo ha conquistato la prima posizione dell’ordine di merito 2022, bissando così la vittoria 2021, ottenuta sempre sul campo modenese da Jacopo Vecchi Fossa.
E se di doppietta italiana si deve parlare allora va aggiunto anche il secondo successo consecutivo ottenuto dal campo emiliano che è riuscito nella non facile organizzazione della fase finale dell’Alps tour ottenendo grandi consensi sia da parte dei giocatori internazionali che dai dirigenti del circuito
Un campo in condizioni perfette in ogni dettaglio con dei green preparati in maniera esemplare dai greenkeepers del rinomato circolo modenese agli ordini del Direttore Davide Colombarini ha retto alla grande sotto i colpi dei finalisti arrivati in Italia da tutta Europa
Grande soddisfazione anche per il Governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha sottolineato la valenza del territorio per le manifestazioni sportive di grande rilevanza ospitate quest’anno, come il Gran Premio di Formula 1, la MotoGp, la Superbike, la fase della Coppa Davis e questa finale di golf.
Alla premiazione hanno preso parte anche il Presidente del Modenagolf & CC dott. Alberto Caselli, visibilmente soddisfatto e il Sindaco del Comune di Formigine, Maria Costi. A rappresentare la Federazione Italiana Golf, il Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna Marche Dott. Stefano Frigeri, decisamente felice di vedere premiare sul proprio suolo un giocatore italiano, peraltro allenato da Alain Vergari, già Coach Regionale dell’Emilia-Romagna.
La cronaca
Jonathan Yates, 29 anni, ha ottenuto il primo titolo sull’Alps Tour dove in precedenza era giunto per 17 volte tra i primi dieci, iniziando la gara in seconda posizione e poi prendendo la vetta nel secondo giro e mantenendola nell’ultimo con una condotta regolata sui tre colpi di margine che aveva dopo 36 buche. Ha concluso con un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey ed è stato gratificato con un assegno di 10.000 euro su un montepremi di 50.000 euro.
Mazzoli (vincitore a inizio anno dell’Ein Bay Open) è partito male con un 73 (+1) per il 33° posto, ma ha operato una gran rimonta nel round centrale con un 63 (-9, un eagle, otto birdie, un bogey), miglior parziale in assoluto del torneo, portandosi sulla seconda piazza. Nel terzo giro, considerato che il suo rivale diretto Van Veen era in difficoltà (26° al termine con 215, -1), ha pensato a mantenere la posizione, specie dopo due bogey seguiti a due birdie e a un eagle in avvio, e lo ha fatto nel migliore dei modi con altri due birdie nel rientro per il 68 (-4).
Al terzo posto con 205 (-11) Julien Sale, passato da poco al professionismo, che non è riuscito a conquistare titoli, ma si è rivelato gran regolarista con 11 top ten (quattro volte runner up) in 16 eventi. Al quarto con 206 (-10) Tom Vaillant (due successi per lui) e l’austriaco Lukas Lipold, leader dopo 18 buche, e al sesto, come detto, Gregorio De Leo, che ha chiuso anche lui con un 68 (-4) dopo una falsa partenza con tre bogey in quattro buche e il recupero nel prosieguo con un eagle e cinque birdie.
Gli altri italiani – Sono andarti a premio altri undici italiani: Davide Buchi, 13° con 211 (-5), Gianmaria Rean Trinchero e Andrea Romano, 18.i con 213 (-3), Riccardo Bregoli, 21° con 214 (-2), Luca Cianchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Carlo Casalegno, 26.i con 215 (-1), Michele Ortolani, 30° con 216 (par), Andrea Saracino, 34° con 217 (+1), Manfredi Manica, 37° con 219 (+3), e Cristiano Terragni, 43° con 223 (+7).